airepiemonte


Vai ai contenuti

Le .... Piemontesi

Note storiche sulla società MAGNADYNE RADIO , dalla sua nascita ai primi anni ’70


di Giancarlo e Mauro Riello




Il signor Dequarti inizia ad occuparsi di costruzione di apparecchi radio a partire dal 1922 , all’età di sedici anni , in una piccola officina elettromeccanica ; interruppe l’attività per ottemperare all’obbligo del sevizio militare , terminato il quale , nel 1927 , riprese la sua attività . appoggiandosi al sig. Mario Pesce , titolare della ditta individuale " Accumulatori OHM " .
Per effetto della collaborazione fra il sig. Dequarti ed il sig. Pesce , si diede ufficialmente vita , qualche tempo dopo , alla ditta individuale " Magnadyne Radio di Pesce Mario " , in effetti si era dato vita ad una società , nella quale socio occulto era il sig. Dequarti .
La nuova ditta venne iscritta al Consiglio Provinciale delle Corporazioni , ora Camera di Commercio Industria Agricoltura ed Artigianato , sotto il numero 75.795 , lo stesso assegnato alla preesistente ditta "Accumulatori OHM ".
Oggetto della nuova società , con il socio occulto Dequarti , era la costruzione di apparecchi radio , accumulatori elettrici e apparecchi frigoriferi .
L’attività della "Magnadyne Radio si svolgeva in quel tempo nei locali di via S. Ambrogio 10 , proprietà di Mario Pesce ed in un capannone antistante , di proprietà del cav. Candido Viberti .
L’azienda di via S.Ambrogio 10 si sviluppò rapidamente , i suoi prodotti superarono nelle vendite sul mercato italiano , aziende di dimensioni e mezzi notevolmente superiori ( C.G.E. – PHILIPS – MARELLI – PHONOLA ) .
Nel 1935 l’azienda arriva ad occupare mille operai , producendo in proprio tutti i componenti dell’apparecchio radio , con la sola esclusione delle valvole per le quali esisteva un monopolio di fatto .
Nel 1937 Il sig. Dequarti acquistò l’intero pacchetto azionario della " S.A. ing. Clemente Diena & C. " modificandone successivamente la denominazione ( Deliberazione assembleare 31.1.1939 ) , in Magnadyne S.A.
Nel 1941 , il sig. Pesce cedette al sig. Dequarti le sue ragioni di comproprietà nella società "Magnadyne Radio , contro la liquidazione di una quota di lire 12.000.000 , somma molto rilevante , per quell’epoca , a conferma dell’importanza ormai assunta dall’azienda .
Durante il secondo conflitto mondiale , lo stabilimento di via S, Ambrogio 10 fu completamente distrutto , nella notte fra il 19 ed il 20 novembre 1942 , da un bombardamento aereo .
L’attività industriale fu sospesa per qualche mese , mentre quella amministrativa venne svolta nei locali di via. S. Ambrogio 8 , nel 1943 gli uffici amministrativi furono trasferiti in via Avellino 6 in locali di proprietà della Magnadyne s.a. , e l’attività industriale fu ripresa a S. Antonino di Susa in un locale affittato dal cotonificio Valle di Susa .
Dal 1943 al 1945 essendo , per causa della guerra , l’attività produttiva limitatissima , la maggior parte delle maestranze fu adibita alla ricostruzione delle attrezzature distrutte ed all’allestimento di nuovi banchi di lavoro e di strumenti di collaudo .
Praticamente , il momento della ripresa dell’attività produttiva si può collocare alla fine del 1945 , quando furono occupati i primi capannoni costruiti dalla Magnadyne in S. Antonino di Susa .
Nei capannoni di S.Antonino , in vari reparti si producevano quasi tutte le parti componenti i ricevitori radio e precisamente: mobili in legno e parti stampate in materiale plastico, parti metalliche tornite , tranciate e stampate, circuiti stampati, medie frequenze , trasformatori e tutti i componenti bobinati, altoparlanti.
Attorno al 1950 venne costituita l’unità produttiva NEOFAR per la produzione di condensatori elettrolitici , ceramici e mylar ed il reparto NEOHM per la fabbricazione di resistori fissi e variabili su licenza della IRC di Filadelfia U.S.A. e successivamente anche su licenza della C.T.S. Corporation U.S.A. ; questi componenti , tramite una apposita rete commerciale venivano venduti sul mercato nazionale ed estero .
Nel 1952 venne avviata la produzione di valvole termoioniche , unica componente dell’apparecchio radio , fino a quel momento fornita da terzi .
Nel 1953 venne costituita del sig. Dequarti la società " VISIOLA di Paolo Dequarti & C. " con sede a Roma per la fabbricazione apparecchi televisivi . Tale iniziativa era stata suggerita dalle agevolazioni fiscali alle nuove iniziative industriali sorgenti in quelle aree ; così , mentre in Torino ed in S. Antonino di Susa si producevano materiali prevalentemente radiofonici , in Roma la VISIOLA utilizzava i nuovi mercati , che il campo televisivo aveva dischiuso .
Nel 1953 , e precisamente 11 settembre veniva costituita la società " INFIN s.a.s. , società holding " , con sede a Friburgo , socio accomandatario era ovviamente il sig. Paolo Dequarti .
Gradualmente tutte le competenze societarie venivano trasferite alla nuova società , finchè nel 1955 la Magnadyne Radio cessava ogni attività ed il nome Magnadyne rimaneva unicamente come marchio di prodotto.
La società aveva ormai raggiunto dimensioni notevoli e le produzioni si erano ormai diversificate ed ampliate iniziando la produzione di televisori e di lavatrici .
Di conseguenza quelli che in origine erano dei reparti produttivi , date le dimensioni raggiunte vennero strutturati come nuove imprese , che per le loro dimensioni , rientrassero nei limiti stabiliti dalle leggi agevolative dell’epoca , a cavallo degli anni 1959 / 1960 sorsero ben dodici società :
RADSET produzione apparecchi radio di ogni specie , materiali elettrici , elettronici e per le telecomunicazioni; VISSET produzione di apparecchi televisivi e di materiali elettrici ed elettronici di ogni specie; VITAUT produzione di viterie , trafilati e profilati di ogni specie; STAMPLAST lavorazione e stampaggio di materie plastiche; STAMFER stampaggio di metalli e lavorazioni meccaniche in genere; BOBSET produzione di materiali elettrici di ogni specie; CIRSTA produzione di circuiti elettronici; FRIMAX produzione di frigoriferi . refrigeratori , lavatrici ed elettrodomestici in genere; MOBFER Produzione di mobili in ferro e lavorazioni del ferro in genere;TRAMAX produzione di apparecchiature elettriche; FINPLAST lavorazione di materiale plastico; VALVEX costruzione di tubi elettronici , raddrizzatori e trasmittenti, tubi a raggi catodici , accessori e parti staccate per apparecchi radio , televisivi ed elettronici , montaggio di parti staccate .
Come si può notare dalle società costituite la gamma dei prodotti si era notevolmente ampliata , oltre agli apparecchi radio si era iniziata la produzione di televisori bianco e nero , frigoriferi , lavatrici , cinescopi e componenti elettronici .
Le radio prodotte in quegli anni venivano commercializzate principalmente con i seguenti marchi :
MAGNADYNE, KENNEDY, VISIOLA e qualche anno dopo anche RAYMOND , DAMAITER , ETERPHON .
Nel 1961-1962 in un reparto in via Gianfrancesco Re 5 venne iniziata la produzione sperimentale di transistor al germanio , su licenza americana ; per difficoltà tecniche il reparto venne chiuso dopo alcuni mesi .
La società INFIN ha continuato a produrre regolarmente sino alla fine degli anni ‘ 60 .
Verso la fine del 1969 è iniziata una profonda crisi aziendale causata sia da una forte contrazione del mercato nazionale ed internazionale sia da cause strutturali interne all’azienda . L’elevato standard di produzione al quale l’azienda era stata portata con l’assunzione di operai e il potenziamento dei reparti per soddisfare le previsioni di produzione non trovava più un economico assorbimento sul mercato internazionale e ancor meno nel mercato nazionale .
In particolare sul nostro mercato , si verificarono negli ultimi anni fatti contraddittori e sotto certi aspetti sconcertanti .
Mentre il consumo di apparecchi TV in bianco e nero si contraeva , sostenuto solo dalla domanda in gran parte nascente dalla necessità del rinnovo dei vecchi apparecchi e in misura ridotta del secondo apparecchio ,la produzione cresceva disordinatamente con l’inserimento massiccio di fabbricanti di frigoriferi , lavabiancheria , lavastoviglie nella fabbricazione e vendita dei televisori .
La riduzione drastica della produzione con la conseguente riduzione del personale provocò delle manifestazioni che si protrassero per molti mesi e sfociarono alla fine nell’occupazione , da parte delle maestranze , degli stabilimenti del gruppo .
La situazione peggiorò al punto tale che il sig. Dequarti fu costretto il 26 febbraio del 1971 a richiedere l’amministrazione controllata per le sue società.
Dopo pochi mesi le attività , macchinari e personale vennero assorbiti dalla una nuova società S.E.I.M.A.R.T. costituita del nuovo ente governativo GEPI ( appositamente creato per il salvataggio delle industrie Italiane in crisi ) .
Infatti la S.E.I.M.A.R.T è stata la prima industria creata e gestita direttamente dalla GEPI .
Successivamente la crisi si estese al altri produttori di apparecchi radio e tv , difatti verso la fine del 1972 anche la ditta LESA di Milano causa la crisi aziendale venne assorbita dalla GEPI è fu inserita nella società S.E.I.M.A.R.T.
Le produzioni della ex INFIN si contrassero sempre più nel tempo e con esse il personale impiegato sino a che rimase attivo un unico nucleo produttivo nello stabilimento di S. Antonino di Susa



================================================================================================================

PER FERMARE LO SCORRIMENTO, PASSARE SUL TESTO CON IL MOUSE

indietro

Home Page | Gruppo Piemonte | Attività | Le .... Piemontesi | Servizio tecnico | Musei | Link utili | Mappa del sito


© A.I.R.E. Gruppo Piemonte - Tutti i diritti riservati | airepiemonte@hotmail.com

Torna ai contenuti | Torna al menu